CALCIO
IL CREMONESE SI MOBILITA
18 Agosto 2021 - 09:22
CREMONA - Colpiscono al cuore, le immagini del popolo afghano in fuga. Scuotono le coscienze. E chiedono interventi subito. Lo sanno, e sono pronti a garantire accoglienza e sostegno, i sindaci cremonesi. E con loro le comunità che rappresentano.
Il primo cittadino di Cremona, Gianluca Galimberti, ha immediatamente sottoscritto la lettera che l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, ha inviato ieri al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in cui si afferma che i Comuni e l’Anci «sono pronti a collaborare con il Governo per quanto si renda necessario al fine di garantire percorsi di integrazione pieni e duraturi per i collaboratori afghani e per le loro famiglie e, al contempo, per tutelare i territori italiani attivando strumenti di accoglienza condivisi con i sindaci».
Galimberti ribadisce con forza «la piena disponibilità a collaborare con il Governo per accogliere i profughi afghani — sottolinea —. Tutto questo avverrà attraverso il Sistema di Accoglienza e la rete dei Comuni che aderiscono all’Anci, in piena sinergia con le istituzioni governative. Cremona è pronta a fare la sua parte, con la disponibilità e l’ospitalità che da sempre la caratterizza. Siamo al cospetto di un fallimento dell’Occidente e le immagini di quel popolo in fuga devono interrogarci tutti. Per questo la comunità cremonese è pronta ad attivare i necessari strumenti di supporto all’integrazione».
Sulla stessa linea il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi: «Sono in contatto con i sindaci dei capoluoghi e delle città medie associati ad Anci nazionale, che si sta confrontando col Governo in queste ore esprimendo la disponibilità di moltissimi Comuni all’accoglienza dei profughi afghani. Al momento sono in campo azioni di accoglienza di coloro che avevano cooperato con il governo italiano in Afghanistan ma la portata del fenomeno, come possiamo intuire dalle immagini drammatiche di queste ore, si profila assai più massiva. Crema c’è. Abbiamo già allertato le nostre reti e siamo a disposizione per organizzare l’accoglienza attraverso corridoi umanitari che ci auguriamo la diplomazia nazionale e internazionale attivi quanto prima per evitare il massacro di una popolazione inerme. Aggiungo che anche dal basso, dalla società civile e dai cittadini, sono molte le voci di coloro che ci stanno chiedendo come poter aiutare e che vogliono essere tenuti informati di eventuali iniziative di accoglienza».
Più articolate, ma comunque aperte alla massima disponibilità, le considerazioni del sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni. Esprime la sua posizione sulla questione afghana dei civili in fuga dal territorio di Kabul: «Sono persone che scappano da una situazione tragica. In questo momento non conosco la reale situazione perché è una condizione diversa da ciò che viviamo giornalmente, vale a dire quella di persone in fuga da zone per loro pericolose». E garantisce aiuto: «Probabilmente chiederanno asilo politico e quindi mi auguro che tutti i paesi dell’Unione Europea, ma anche gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, siano pronti a fare la propria parte in merito a questo problema».
In sostanza, il territorio tutto spalanca le sue braccia verso il popolo afghano. In attesa di capire cosa sarà veramente necessario garantire.
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