CALCIO
07 Aprile 2022 - 10:41
CREMONA - Still I Rise, l’organizzazione fondata e diretta dal cremonese Nicolò Govoni, verso la prima linea anche in Ucraina. Nello specifico, è la direttrice advocacy Giulia Cicoli che raggiungerà i paesi confinanti per capire meglio la situazione sul campo. «Abbiamo deciso – spiega Cicoli in un video pubblicato sul profilo Facebook dell’associazione – di raggiungere il confine per capire realmente quale sia la situazione, concentrandoci sui bisogni delle persone che scappano. Vogliamo chiarire dove vanno e come possono essere aiutate. Siamo di fronte ad una crisi molto grande e, a fronte della vastissima mobilitazione che si sta verificando e che in altri Paesi non c’è stata, vogliamo cercare di capire cosa potrebbe succedere in futuro e creare contatti per capire se c’è la possibilità di supportare, ora o in futuro, anche noi, ma non voglio fare promesse».
Nel frattempo non può che straziare il cuore di ognuno di noi, l'ultimo post di Govoni pubblicato sui suoi profili social: la foto di una bambina ucraina che, sulla schiena, riporta scritti a mano i riferimenti per contattare i familiari, nel caso i genitori non dovessero sopravvivere alla guerra in Ucraina. Scrive Nicolò: "Madri ucraine che scrivono i contatti dei famigliari sui corpi dei figli in caso loro dovessero morire e i bambini sopravvivere. Mondo malato".
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