CALCIO
07 Maggio 2022 - 08:46
CREMONA - «Forza Cremo! Siamo in serie A. Ci speravo!», urla dall’automobile il piccolo Gabriele, tifoso di 7 anni, mentre suo padre Battista salta sulla capotte intona: «Serie A, Serie A...».
Non passa nemmeno un secondo dal triplice fischio dell’arbitro Aureliano a Como, che Cremona impazzisce di gioia. «Serie A, serie A», «Dai Cremo, dai Cremo».
Il sogno è realtà e nel cuore della città, dal Torrazzo a piazza Stradivari e poi in piazza Cadorna e in viale Po va in onda il «delirio grigiorosso» tra bandiere che sventolano, clacson ‘a manetta’, sciarpe fatte roteare, cori a squarciagola e gli sfottò contro il Piacenza, lo storico rivale al di là del Po.
Tutti in fibrillazione davanti alla tv prima: uno sguardo ai minuti di recupero, uno al risultato sul campo del Perugia, poi il fischio finale e il boato. Tutti schizzati in strada. Parte il carosello di auto, molti arrivano a piedi. Festa grande, grandissima in piazza Cadorna, storico ritrovo dei tifosi, un imbuto chiassoso e divertente. «Non ci speravo più», dice Stefano. Ventisei anni dopo (era il 1995) «siamo ancora qui». Allora, il bagno nella fontana. Stavolta, tutti con lo sguardo all’insù ad ammirare i fuochi d’artificio.
I sorrisi che si impastano con le lacrime di gioia dopo una stagione entusiasmante e al cardiopalmo insieme. La promozione, con le sconfitte di Crotone e in casa contro l’Ascoli, sembrava svanita ed invece, anche i più pessimisti si sono dovuti ricredere. E, allora, via di clacson, salti, cori: «Serie A, Serie A, Serie A».
RIPRESE: FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA
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